Home Notizie Commento sull’andamento deila gestione 2022

Notizie

21 febbraio 2023

Commento sull’andamento deila gestione 2022

Non è possibile negare che l’anno 2022 è stato un anno particolarmente avverso per tutti i mercati finanziari, sia azionari che obbligazionari.

Le cause possono individuarsi nella crisi Russia-Ucraina esplosa a inizio febbraio che ha generato nell’immediato un riflesso negativo sui mercati, a causa dell’instabilità geopolitica prodotta.

Da ciò ne è scaturito un aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime che ha reso l’inflazione alta e durevole, obbligando le banche centrali (FED e BCE) ad un aumento dei tassi di interesse a cui non si assisteva da tempo.

L’inflazione resterà comunque e continuerà ad essere un nemico da cui guardarsi, sarà un fattore di rischio legato a ciò che accadrà quando la Cina entrerà davvero in gioco sul fronte dei consumi in quanto potrebbe guidare molto i prezzi a livello globale. (Ct. Nicolai Tangen AD Government Pension Fund Global)

In tale contesto generale tutte le principali forme di investimento hanno perso valore, dalle azioni che hanno registrato diminuzioni tra il 7% e il 15%, alle obbligazioni che hanno registrato diminuzioni tra il 10% e il 25%.

Tali suddetti eventi hanno inciso negativamente sulle performance del Fondo in particolar modo sul comparto Bilanciato che ha visto a fine 2022 la riduzione del valore quota del 11,36% mentre il Garantito, grazie alla composizione del portafoglio, ha chiuso con un meno 0,59%.

Da puntualizzare che i rendimenti del 2022 giungono tuttavia dopo anni di risultati positivi, nel corso degli ultimi 10/20 anni vediamo che tutti i rendimenti sono positivi ma che essi sono anche superiori ai loro parametri di riferimento (benchmark). Chi ha dislocato le proprie risorse nel comparto Bilanciato ha anche battuto il tasso di rivalutazione del TFR, negli ultimi 20 anni i rendimenti sono stati nettamente positivi e superiori alla rivalutazione del TFR, dimostrando la solidità del sistema previdenziale complementare.

Attualizzando la fase di criticità finanziaria mondiale, nella logica della coerenza con i propri obiettivi previdenziali è possibile affermare che i risultati ottenuti dalla gestione finanziaria del Fondo vanno valutati in un orizzonte temporale di medio-lungo periodo.

Si ricorda poi che la gestione finanziaria del Fondo, affidata a soggetti terzi qualificati, esprime un’adeguata diversificazione degli investimenti sia in termini geografici che settoriali, riducendo di conseguenza il complessivo livello di rischio.

Alla luce di quanto sopra rappresentato, si ritiene fondamentale evidenziare che:

  • l’andamento del portafoglio viene costantemente monitorato e che, più che mai in questi mesi, il Fondo si è assicurato – e continua costantemente con impegno a farlo – che venissero adottate tutte le adeguate misure per amministrare al meglio gli investimenti;
  • le variazioni del valore della posizione individuale sono “virtuali” e tali restano fintanto che la stessa non viene smobilizzata, ad esempio per anticipazioni, riscatti, cambio comparto o trasferimento ad altro fondo.

Nel valutare la propria posizione individuale, e comunque tenendo in considerazione che non sempre è possibile posticipare le proprie decisioni circa eventuali richieste di prestazione previdenziale, è importante tenere a mente che i rendimenti negativi che si sono visti rimangono “potenziali” fino a che non vengono chiesti riscatti, prestazioni pensionistiche, anticipazioni, trasferimenti o cambi di comparto (switch); in questi casi infatti, smobilizzare la propria posizione (attraverso la vendita delle corrispondenti quote) significa monetizzare la perdita che, pertanto, da potenziale diventerebbe effettiva.

E’ bene quindi che, ove possibile, evitare qualsiasi movimento mantenendo le risorse investite nei comparti già indicati aspettando e ricordandosi sempre di valutare l’operato del Fondo in una ottica di medio-lungo periodo: non bisogna lasciarsi influenzare dai risultati a breve termine.